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Come si ricostruisce la dinamica di un incidente stradale

Un’accurata ricostruzione della dinamica dell’incidente stradale consente di ricavare le velocità dei veicoli coinvolti, le condotte di guida dei conducenti, la valutazione di compatibilità dei danni subiti e ogni altro parametro inerente allo svolgimento del sinistro. L’insieme di tutti questi dati, attraverso l’esperienza dei periti e con il prezioso aiuto di software di ricostruzione, saranno essenziali per ricostruire quanto accaduto attribuendo le dovute responsabilità civili o penali di un incidente stradale.

1° FASE – LA RICERCA DELLE CAUSE 

In un grave incidente starale è fondamentale la ricerca delle cause che lo hanno determinato non solo per stabilire le responsabilità a fini assicurativi, ma anche per la giustizia, in quanto, la legge sull’omicidio stradale, può comportare da due a sette anni di reclusione, con eventuale riduzione della pena nei casi di concorso di colpa. Per tale motivo, una giusta ricostruzione dell’incidente gioca un ruolo fondamentale per definire le dovute responsabilità.

2° FASE – SOPRALLUOGO E RILIEVI 

Per acquisire tutte le informazioni necessarie al rilevamento di un incidente stradale, si fa riferimento alla normativa UNI 11472 del 2019, che elenca con precisione tutte le azioni che vanno compiute, dalle condizioni atmosferiche a quelle dell’asfalto e della strada, dalla segnaletica stradale ai segni e danni sui mezzi e cose coinvolti nell’incidente. Tale normativa, indica tutti i passi da compiere costituendo una guida precisa anche per i più esperti in modo da non trascurare alcun elemento utile ma soprattutto discutibile in opportuna sede giudiziale. 

3° FASE – STUDIO DEI CALCOLI FISICI E METEMATICI

Oltre a tutte le informazioni acquisite durante il sopralluogo non bisogna trascurare il ruolo fondamentale dei principi della fisica e della matematica, come quello della conservazione dell’energia e della conservazione della quantità di moto. E’ pertanto necessario applicare nel modo corretto tali calcoli ed è qui che entrano in aiuto i software per la ricostruzione. Sono in grado di ricostruire con precisione le dinamiche degli incidenti e di risolvere le equazioni che descrivono i fenomeni fisici in gioco, che verranno comunque controllati manualmente dall’operatore per verificare che i dati forniti sia corretti.

4° FASE – ULTERIORI INFORMAZIONI

Da non trascurare tutte le ulteriori informazioni disponibili a partire dai dati indicati nei verbali della Polizia intervenuta sul luogo del sinistro, oltre le informazioni fornite dalle scatole nere installate sui veicoli, anche se, spesso vengono messe in discussione sulla loro precisione nelle misurazioni rilevate dai gps e alla loro omologazione. In ogni caso, anche se discutibili, i dati delle scatole nere sono sempre molto utili per chi esegue una ricostruzione. In aggiunta, abbiamo le riprese di videocamere istallate all’interno dei veicoli o presenti sulle strade.

5° FASE – RISULTATI SULLA RICOSTRUZIONE

Vero è che Il consulente tecnico di parte o quello incaricato dal giudice nella ricostruzione dell’incidente devono poi essere in grado di spiegare con precisione i risultati della loro ricostruzione, ma è importante sapere, che in alcuni casi a seguito di scarsi elementi acquisiti per ricostruire quanto accaduto, non sempre descrivano una verità assoluta, basti pensare alla perforazione di un pneumatico che va a modificare l’aderenza con il manto stradale fornendo incertezze sui calcoli eseguiti, ma lo stesso può valere per altri fattori come, le energie delle deformazione che subiscono veicoli ed altro ancora. Ed è qui, che entra in gioco il vero aiuto fornito dai software di ricostruzione, per citarne alcuni dei più utilizzati in Italia come, PC-Crash, ProImpact o Virtual Crash che consentono di realizzare modelli virtuali rappresentativi di tutti gli aspetti importanti per l’incidente, come anche traiettorie e velocità dei veicoli oltre l’aderenza degli pneumatici.

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